“Ciao a tutti, Grazie per l’attenzione che mi dedicherete in questo breve video ma ho deciso di raccontarvi una storia molto interessante, un racconto che a causa della qualità dell’informazione che esprime questo Paese non troverete né sui grandi quotidiani né sui principali canali televisivi.
È la storia di un Paese che, dopo essere stato maltrattato per troppi, troppi anni, nel 2013 ha alzato la schiena permettendo ad un gruppo di giovani idealisti di entrare nelle istituzioni, un Paese che con un sussulto d’orgoglio ed un pizzico di sana rabbia, forse qualcosa in più di pizzico, ha permesso a delle persone oneste e volenterose di cambiare pelle fino a trasformarsi in parlamentari competenti, capaci di incidere nei diversi settori della cosa pubblica.
Cinque anni fa quasi 9 milioni di italiani sono entrati nella cabina elettorale e hanno detto coraggiosamente basta. Con un semplice gesto hanno deciso di cambiare le regole del gioco dimostrando che il loro voto non era in vendita, che le loro idee non erano sacrificabili in nome di una promessa o di un favore personale.
Pensate che nella mia regione, la Campania, più di un milione e duecentomila crocette hanno garantito finalmente una legge sugli eco-reati, scritta da chi prima di entrare in Parlamento prendeva manganellate davanti alle discariche della morte. Nella mia Regione, la Campania, quel milione e più di crocette sta regalando a questo Paese un Presidente del Consiglio che oggi ci sta traghettando con forza e coraggio al governo della Nazione.
Nella mia provincia, quella di Salerno, più di 230.000 preferenze hanno permesso a seri professionisti entrati al Senato di mettere esperienza e competenza al servizio dei cittadini su temi come l’energia, i trasporti e la cooperazione internazionale.
Nella mia città, Salerno, più di 35.000 prefernze hanno dato un mandato a chi, con la sua immensa umanità e l’incredibile lavoro svolto in Commissione Affari Sociali, ha garantito concretamente più diritti a tutti gli italiani.
La storia che vi sto raccontando non l’avete potuta conoscere perché il sistema mediatico ci ha combattuti sperando fossimo solo una meteora, hanno combattuto le nostre idee dicendo che erano populiste, le stesse idee che abbiamo costruito insieme su un portale di partecipazione gratuito ed aperto a tutti, Rousseau. Qualcuno si è però poi accorto che quando si parte dal basso le istanze del popolo hanno una forza irrefrenabile, allora hanno cercato di copiarci utilizzando vecchi e nuovi venditori di menzogne.
Ma, uniti, siamo arrivati fino a questo punto, tra mille difficoltà, mille dubbi, mille incomprensioni reciproche, tanti errori ma, uniti siamo arrivati fino a questo punto. Questa storia fatta di passioni, gioie, dolori, vittorie e sconfitte oggi arriva ad un bivio.
Oggi tutti noi dobbiamo decidere se il 5 marzo dovrà vincere un’idea del mondo basato sul consenso pagato a suon di fritture di pesce, con i nostri soldi, una visione del potere che ci vede soggetti passivi, sotto ricatto continuo, consumatori utili solo a scegliere una volta ogni 5 anni tra due fustini di detersivo… o se questa volta vogliamo mandarli definitivamente a casa con un progetto politico serio e concreto.
Nel 2013 avete fatto un salto nel buio mandando 4 ragazzi con uno zainetto sulle spalle o una valigia di cartone dentro una vasca di squali pronti a sbranarseli come pesciolini rossi… beh vi dico con grandissima umiltà che questi 4 ragazzetti oggi sono cresciuti e questo grazie soprattutto al vostro costante supporto.
Oggi potete fare una scelta consapevole e coraggiosa. Non vi nascondo che prima di prendere questa decisione ho pianto come un bambino, per giorni. Ho osservato e compreso molti colleghi, parlamentari come me, prendere la decisione di tornare alla propria vita. Avevo paura che tanti non capissero che questa è davvero l’ultima possibilità, l’ultimo treno da prendere in corsa, avevo paura perché in questi 5 lunghi anni, assorbito da questo impegno immane, non ho potuto dare la giusta attenzione ai miei affetti, perché non sono passate tutte le istanze che ho proposto, perché ho fatto preoccupare troppo la mia famiglia e persone a me vicine, perché non tutto è andato sempre come avrei voluto.
E così, poi, è arrivato il giorno di dover prendere una decisione, decisone che in realtà è sempre stata in cuor mio. Quando mi sono trovato vicino la scelta di potermi rimettere in prima linea a disposizione del progetto in una frazione di secondo mi e passato davanti tutto il percorso fatto. Da quando 5 anni fa decisi di candidarmi ad oggi che mi è stato riproposto. Ed oggi come 5 anni fa ho sentito dentro di me fuoco e fiamme, fuoco e fiamme, un’energia pazzesca per resistere e contrastare le nefandezze del sistema e contemporaneamente lavorare per riprogettare il Paese.
Ho sentito quella stessa forza che ho usato per combattere quando dei politici corrotti ed i loro cani da riporto volevano macchiare la mia storia perché ero uscito dal matrix di menzogne in cui speravano di imprigionarmi, la stessa forza che mi ha permesso di studiare notte e giorno per diventare un interlocutore credibile nell’ambito della Sicurezza Nazionale.
Oggi ho trovato il coraggio di aprirvi il mio cuore perché sento una forte energia intorno, so che stavolta saremo in tanti e porteremo a termine il percorso che abbiamo già iniziato qualche anni fa. Ed ora mi rivolgo veramente a tutti, anche e soprattutto a chi non va più a votare. Se ci darete la forza potremo continuare a combattere per il bene comune, senza paura, senza risparmiarci. Se ci darete fiducia questa volta non controlleremo l’operato di chi ha usato le istituzioni come il proprio bancomat ma gestiremo i soldi derivanti dalla vostra fatica come abbiamo fatto con i nostri stipendi, restituendoli alla comunità, per il bene comune.
Ho deciso di candidarmi per il mio secondo ed ultimo mandato perché voglio che sia scritto nella storia di questo Paese in maniera indelebile che grazie al coraggio dei salernitani riformeremo i Servizi Segreti di questo Paese, il cuore della democrazia, trasformandoli in uno strumento di crescita collettiva, li toglieremo dal controllo di chi troppo spesso ha mortificato le migliori intelligenze in nome dei propri interessi, non permetteremo più, a chi ci ha svenduti in nome di una mazzetta, di apparire deboli rispetto agli altri Stati europei.
Voglio dire a tutti che non siamo realmente coscienti delle nostre possibilità finché, messi alla prova, non superiamo le nostre barriere mentali.
Io ci credo come il primo giorno, e se anche per voi è così fate in modo che la storia che vi ho raccontato abbia un lieto fine, provate a far sapere a tutti che ci sono dei folli che non hanno paura di cambiare le cose, anche a costo della propria vita. Il 5 marzo andiamo alle urne e portiamo più gente possibile perché tutti insieme possiamo riscrivere la storia e costruire un’Italia libera. Coraggio!”
Angelo Tofalo candidato alle Parlamentarie 2018 del MoVimento 5 stelle in Campania