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Vietnam: Dialogo strategico Sicurezza e Difesa

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Vietnam chiama, Italia risponde.
Un Paese in crescita con cui cooperare per offrire all’Italia uno sguardo privilegiato sull’Asia.

Per costruire rapporti solidi con paesi che appartengono, culturalmente e geograficamente, a dimensioni molto lontane dalla nostra è necessario avere sempre grande rispetto per le tradizioni che ne caratterizzano il modo di essere.

Il ruolo della Diplomazia è proprio quello di studiare le ragioni sociali, storiche ed economiche che rendono unico ogni singolo popolo e mettere queste informazioni al servizio dei rispettivi Paesi per costruire legami solidi e duraturi.
Grazie al lavoro del nostro Ambasciatore ad Hanoi Alessandro Antonio si sono creati i presupposti per accelerare il processo di interscambio di informazioni e di capacità tecniche tra Italia e Vietnam ed oggi, insieme allo Stato Maggiore ed al Segretariato Generale della Difesa, abbiamo avuto la forza di posizionare un ulteriore mattone nella costruzione rapporti stabili.

La Repubblica Socialista del Vietnam è stata costituita da un popolo orgoglioso che ha affrontato sfide storiche molto importanti ed oggi è pronta ad affacciarsi, con maggiore vigore, alle opportunità globali ma per farlo ha bisogno di dialogare con l’occidente per misurare le proprie ambizioni tecnologiche con chi già concorre in mercati molto competitivi.

L’Italia si è proposta come partner di primo piano già dal 2014 attraverso la strutturazione di incontri a cadenza biennale ed oggi abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti portando le nostre aziende a proporre scambi di know-how in diversi settori: dal cyber defense alle tecnologie dello spazio, dallo sminamento terrestre a quello subacqueo, dalla cantieristica navale al settore aereo.

Il Vietnam ha già dimostrato di apprezzare il nostro alto livello tecnologico grazie all’incessante attività del gruppo di lavoro bilaterale in materia di Sicurezza e Difesa, il braccio operativo del dialogo strategico con il nostro Paese che ha preso corpo grazie al Memorandum of Understanding (MoU) del 2013.

L’Amm. Sq. Dario Giacomin, vice segretario generale della Difesa, ha coordinato l’azione sistemica strutturando un pacchetto equilibrato e coerente tra le proposte formative dello Stato Maggiore della Difesa e le aziende che operano nei diversi settori oggetto del dialogo con il Direttore del Dipartimento Relazioni Internazionali Lt. Gen. Vu Chien Thang.

In questa Missione Diplomatica ho rappresentato il Ministero della Difesa con il mandato di favorire il successivo livello strategico, inaugurare una nuova fase caratterizzata da maggiore concretezza operativa in cui sviluppare le singole verticali di interesse della Difesa con incontri tematici aderenti al perimetro già tracciato in questi primi anni di rapporto.
Il Vice Ministro della Difesa Senior Lt Gen. Be Xuan Truong, con cui ho avuto il primo incontro bilaterale, ed il Capo delle Forze armate vietnamita Gen. Pham Van Giant, con cui ho dialogato alla seconda riunione istituzionale, hanno accolto con favore la volontà dell’Italia di rafforzare questa partnership dimostrando grande attenzione alla nostra cultura ed allo status di economia avanzata che esprimiamo anche grazie alla presenza nel gruppo dei sette (G7).
Il segno tangibile di questa stima è emerso, oltre che dalla cordialità e dall’apertura alle nostre proposte, anche nella calorosa accoglienza riservata alla nostra delegazione che, nonostante lo scarso tempo a disposizione, ha potuto visitare la Vietnam Helicopter Corporation, il Cantiere navale 189, il museo di storia militare ad Hanoi e la bellissima Baia di Ha Long.

Dopo la missione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del Ministro degli Esteri Moavero anche la Difesa può dire di aver fatto la sua parte grazie ad un lavoro sinergico e puntuale di tutte le sue articolazioni. L’obiettivo a breve termine è, partendo dagli attuali 4,2 miliardi di euro, arrivare entro il 2020 ad un volume totale di scambi commerciali pari a 6 miliardi.
L’ambizione, altrettanto concreta se rapportata alla situazione economica dei nostri Paesi, è di toccare i 10 miliardi di euro nei prossimi anni.

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