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Aeronautica Militare 4.0: innovazione a 360 gradi

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aeronautica militare

Questa mattina ho portato i miei saluti e quelli del ministro al convegno “Aeronautica Militare 4.0: innovazione a 360 gradi”.

Ai presenti, CaSMA Generale Vecciarelli, Professor Odoardi, il personale dell’Aeronautica, ho espresso il mio piacere a partecipare a questo convegno, che si inquadra tra le iniziative orientate all’innovazione che l’Aeronautica e l’intero comparto Difesa hanno posto alla base delle proprie politiche di riorganizzazione.

Quando si parla di Aeronautica Militare, la più giovane tra le Forze Armate della Difesa, è fin troppo facile il riferimento alla sua innata vocazione verso il futuro e a sistemi e tecnologie all’avanguardia, necessari per consentire all’Arma Azzurra di assolvere efficacemente i compiti complessi che le sono affidati.

Un approccio concettuale che, da sempre, ha sostenuto lo sviluppo di capacità importanti e permesso all’Aeronautica Militare di posizionarsi tra le forze aeree più evolute al mondo, capace di dare risposte concrete, nell’ambito del sistema di Difesa nazionale, ai bisogni del Paese e della comunità internazionale.

Non è altrettanto immediato, invece, immaginare che intorno a questi aspetti ruoti e si evolva senza sosta un’organizzazione complessa, sempre più moderna e coesa, che è alla base di qualunque operatività che la Forza Armata è in grado di esprimere.

Un’organizzazione che oggi è necessariamente proiettata verso il futuro, per rispondere a quel processo di cambiamento, mutevole e difficilmente interpretabile, che sta interessando gli equilibri geostrategici mondiali e che la Difesa tutta deve essere pronta a governare per fronteggiare qualunque situazione critica.

Non occorre spender molte parole per introdurre il tema di questo cambiamento: il fenomeno è ormai globale e sociale, nel senso che tutti in prima persona lo stiamo subendo, ne facciamo parte e vi contribuiamo.
Un fenomeno che va necessariamente studiato, che impone scelte e decisioni innovative soprattutto a organizzazioni complesse con compiti complessi, come è l’Aeronautica Militare.

Arriviamo quindi a quella che da qualche anno a questa parte stiamo imparando a conoscere come Aeronautica 4.0, una forza armata moderna, coesa, credibile, che sta declinando la sua naturale propensione all’innovazione in tutti i settori strategici, dalla logistica all’amministrazione, dalla formazione all’addestramento, fino a quello che è il suo stesso modello di governance.

Su questo tema oggi ci è stato presentato un progetto di grande interesse, che affronta questo inevitabile cambiamento organizzativo in maniera sistemica, metodica ed organica, con connotati di originalità e innovazione.
Un modello, che è stato sviluppato attraverso l’adozione di standard metodologici internazionali che sono stati successivamente declinati in specifici progetti, sicuramente replicabile ed esportabile alle Forze armate e ai soggetti operanti nell’ambito della P.A..

Un progetto che è stato voluto non solo per contribuire, con grande lungimiranza, a guidare l’indispensabile processo di trasformazione che oggi è richiesto a tutte le Forze Armate per rispondere, dal punto di vista del miglioramento dell’organizzazione e dei suoi processi lavorativi, con sempre maggiore credibilità, efficacia e prontezza alle richieste del Paese e della collettività internazionale.

Un progetto, vorrei infine aggiungere, che dimostra anche un’altra straordinaria capacità della Forza armata, quella di essere in grado di aprirsi sempre più al mondo accademico, lavorando in stretta sinergia con esso.

Non solo, come in questo caso, attraverso la proficua collaborazione con l’Università di Firenze, oggi rappresentata dal prof. Odoardi, al quale ho rinnovato il mio saluto, ma anche con molti altri Atenei nei più disparati settori.

Oggi la ricerca di una sempre maggiore efficienza rappresenta per tutte le Forze Armate l’obiettivo primario: uno sforzo sicuramente non di secondo piano, soprattutto culturale, che per l’Aeronautica del futuro, l’Aeronautica 4.0, possiamo dire essere già in atto a 360°.

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